sabato 5 gennaio 2013

I tecnici "fatti in casa"-da incombente necessità a piacevole realtà

Spesso, per convincersi della bontà di un'idea, serve osare.
Altre invece è la necessità di tagliare le spese e diminuire i costi di gestione che porta a scelte "fatte in casa".
La strada tracciata con Stramaccioni e Montella in A (solo pochi anni fa entrambi nelle giovanili della Roma) ha incrementato un trend che negli anni passati aveva subìto una flessione.
Troppa esterofilia, troppa ricerca dell'allenatore quotato e poco importa se poi molti dei trofei vinti dai tecnici più blasonati fossero frutto in realtà di strade spianate dalle corazzate di cui erano dotati.
Quest'anno a Cosenza l'Area Tecnica ha,tra la sorpresa generale, affidato al tecnico Gianluca Gagliardi,proveniente dalla Real Cosenza,le redini della compagine rossoblù.
Normale, in una piazza competente e passionale come quella bruzia, vedere storcere qualche muso.
Ma la scelta di Fiore e Leonetti, bissata nella Juniores con Brunello Trocini, si è rivelata finora vincente.
Il tecnico ha mostrato le giuste competenze tattiche, le capacità caratteriali per affrontare un campionato ambizioso come altrimenti non poteva essere ed il giusto piglio nei rapporti con la stampa che ad oggi fanno pendere il piatto della bilancia dalla sua parte.
Cosenza ed il suo hinterland sono sempre stati forieri di tecnici che hanno iniziato tra le giovanili locali per poi meritare la guida di squadre di categoria superiore dimostrando come i loro risultati fossero frutto di anni di lavoro, determinazione e dedizione.
Formare un calciatore nell'età dello sviluppo fisico, mentale e calcistico è molto più complesso che guidare una squadra di calciatori già pronti e proprio per questo gli esempi di Del Morgine e, molto più recentemente di Franco Giugno hanno dato ampia conferma alla teoria sempre più convincente dell'allenatore "homemade".
Nei settori giovanili della zona esistono tecnici che meritano per le loro qualità tecnico tattiche palcoscenici ben più importanti e che col loro lavoro certosino e metodico "insegnano" calcio di quello che si vede solo nei campi professionistici.
Un nome su tutti è quello di Giuseppe Verduci, tecnico degli Allievi Regionali della Popilbianco; la cura maniacale di ogni dettaglio fa di lui un tecnico che non sfigurerebbe affatto in un campionato "pro".
Ed assieme a lui è doveroso citare Francesco Posterino, Daniele Franzese e Carmine Carbone.
Giovani, capaci e competenti da memorizzare i loro nomi ed aspettare di vederli un giorno su una panchina che conta.Di certo il bel gioco ed i risultati non mancheranno.


Enrico Mandarino